Simone Galimberti - The B-side of the moon |
Nell’ambito
della collettiva “Il Nudo: tra seduzione e provocazione” ospitata a Firenze
presso Simultanea Spazi d’arte dal 26 Settembre al 7 Ottobre, l’Associazione
Kouros è lieta di presentare Simone Galimberti, artista milanese che espone un
nudo dal titolo “The B-side of the moon”..
Simone,
partiamo dall’inizio.. Quando nasce il Simone artista e cosa rappresenta per te
la pittura?
Grazie per
avermi ospitato nella vostra collettiva. Diciamo che nasco come “pittore” a
circa 18 anni, quando ho iniziato a prendere fra le mani i colori a olio, i
pennelli e le tele. In realtà ho disegnato fin da piccolo, ma all'epoca pensavo
di fare il fumettista o disegnare cartoni animati. E' stato durante il liceo
che mi sono appassionato a questa tecnica e in generale all'arte “alta”. Per i
primi anni ho cercato più che altro di imparare la tecnica, pensando meno a
cosa dipingere o a cosa dovessi “dire” con i miei lavori. Forse solo da 4 o 5 anni mi sono reso conto
che quello che immagino e dipingo abbia uno o più fili conduttori, e inizio a
vedere una poetica. Credo che ciò che un pittore dipinge ( e come lo dipinge)
non debba essere cercato a tavolino, a priori, ma debba venire “naturalmente”
man mano che le opere nascono. Si vede ciò da cui sono accomunate, verso dove
vanno e si scopre un percorso, o quanto meno un sentiero che si ama percorrere
dipingendo. Per me dipingere significa prima di tutto rappresentare ciò che
visivamente mi piace. Credo sia la natura più profonda dell'arte. Vedi una cosa
( o la immagini) che ti piace a tal punto guardarla che la copi su un foglio,
in modo che resti. E' un modo per riappropriarti della realtà e farla tua a un
livello più profondo.
Nel tuo
portfolio vi è una predominanza delle figura femminile: la donna raffigurata in
tutte le sue sfaccettature, come emblema di sensualità e al tempo stesso di
sessualità. E’ una scelta casuale o voluta appositamente al fine di
rappresentare determinati significati?
Sicuramente
la figura umana è il soggetto che mi attrae di più rappresentare, benché sia il
più difficile. In particolare la donna diventa spesso il soggetto privilegiato.
Forse perché , come dicevo prima, dipingere è per me rappresentare ciò che mi
piace e farlo mio, quindi diventa un modo per conoscere e impossessarmi di
qualcosa che forse in fondo, non capisco. Il femminile, con le sue energie più
profonde e primordiali ( la Dea Madre) fonde gli opposti; è così attraente, ma
anche pericolosa (almeno per l'uomo intendo), è capace di unire l'amore più
puro al dolore più profondo. Il suo essere a metà strada fra la sensualità
terrena e l'ispirazione verso i sentimenti più spirituali è forse la
caratteristica che mi attrae di più nel dipingerla.
The B-side
of the moon, letteralmente il lato B della luna, questo il titolo dell’opera
che esporrai alla nostra collettiva, un’opera in cui unisci alla descrizione anatomica
del corpo femminile, raffigurato in tutta la sua sensualità anche un’attenta
osservazione quasi scientifica della luna, come si è originata in te l’idea di
questa unione tra donna e luna?
Si, il
titolo è una citazione a “ the dark side of the moon” dei Pink Floyd. C'è un
tocco di ironia e scherzo nel titolo, cosa rara nei miei quadri. Mentre lo
realizzavo un mio amico l'aveva soprannominato così e alla fine è rimasto come
titolo definitivo.
La luna e la
donna sono strettamente legate. A livello simbolico, la luna è il femminile,
governa le maree, il ciclo femminile e quello lunare coincidono. I poeti
guardano alla luna, come alla donna, per trarre ispirazione. “The b-side of the
moon” è nato dopo vari disegni. Avevo scattato alcune foto alla mia ragazza
come spunto per una serie di disegni a matita, uno di questo, un nudo di schiena,
l' ho portato sulla tela e mentre lo dipingevo gli ho aggiunto la luna. Mi ha suggerito l'idea che una donna di
schiena è come il lato oscuro della luna. Non puoi mai vedere entrambe le facce
della luna, dalla terra se ne vede solo una, l'altra è sempre nascosta. La
posizione, leggermente dal basso verso l'alto, mi ha fatto capire che poteva
essere usato come immagine per questa idea, la donna, con la sua bellezza, può
condurti a vedere il lato nascosto della realtà.
Alla luce
del fatto che hai creato un vero e proprio progetto basato su questi nudi al
chiaro di luna, c’è un messaggio nascosto che vorresti trasmettere?
Si, ormai la
luna e la donna sono protagoniste di una serie di opere, una specie di ciclo
pittorico, che per ora è aperto, nel senso che senza un progetto a priori,
aggiungo opere al corpus, circa 3 o 4 lavori all'anno, e molti disegni. E'
sempre un gioco sia sul piano simbolico, ma anche formale, di equilibrio tra le
forme femminili, e il cerchio, il semicerchio ( la falce di luna) e le varie
situazioni di chiaroscuro o controluce. Una serie di 13 disegni a matita è
diventata un calendario lunare di 13 mesi, dove ogni figura femminile è associata a un segno zodiacale e ne esprime
le caratteristiche emotive e caratteriali.
Cosa ti
aspetti da questo collettiva? Quali progetti hai per il futuro?
Ovviamente
vendere il quadro! Scherzi a parte, spero che sia l'inizio di una lunga
collaborazione con la vostra galleria. I prossimi lavori che ho in cantiere
sono : continuare il ciclo sulla luna (intitolato cry for the moon), e i
due cicli sulle nature morte ( frutti del buio e benedetta sia la
luce) , ho un po' di idee su una rivisitazione di Apollo e Dafne.
Grazie Simone per le tue approfondite risposte e per
le tue espressioni artistiche così intense e coinvolgenti…i soggetti da te
rappresentati ci trasportano in un’atmosfera surreale e onirica, dove sognare è
d’obbligo e non c’è spazio per altro oltre l’immaginazione, fedele compagna
nelle notti più buie, proprio come quelle da te raffigurate, con il bagliore
della luna a rischiarare ogni pensiero e a far vedere tutto un po’ più chiaro…
Ass. Kouros Lucca
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